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LA CASA DI STEFANIA

 

LA CASA DI STEFANIA

 

Un nido sicuro per offrire calore e affetto a donne in difficoltà e bambini abbandonati che, fin dai primissimi giorni di vita, hanno già conosciuto maltrattamenti e abbandono: sono le case di Accoglienza e Solidarietà.

LA CASA DI STEFANIA è una struttura che dà ospitalità temporanea a donne sole o con figli minori a carico, che si trovino in situazioni di emergenza abitativa, di disagio e di marginalità sociale, magari perché non hanno un lavoro, o un valido  supporto familiare o  sono state vittime di violenza.

La struttura è costituita da 8 appartamenti monovani autonomi con cucina e bagno, che fanno parte di un unico complesso immobiliare distribuito su 2 piani con accesso da Via Cifali.

Vi prestano il loro servizio alcuni volontari, sotto la responsabilità di Stefania La Rosa, con la finalità di sostenere le madri nell'educazione dei figli, di aiutarle nelle incombenze quotidiane e nelle varie necessità burocratiche e lavorative, di seguire l'andamento scolastico dei bambini e di proporre momenti di animazione del tempo libero secondo un progetto educativo.

Si cercherà così di favorirne una piena integrazione, un’autonomia lavorativa ed economica e una situazione abitativa stabile e di recuperare un rapporto spesso compromesso da difficili esperienze di violenza, di precarietà, di spostamenti d'abitazione e di paesi.


Il progetto di accoglienza prevede infatti la realizzazione di obiettivi specifici come l’apprendimento della lingua italiana, la formazione professionale, l’orientamento lavorativo, la ricerca del lavoro, l’accompagnamento alla conoscenza del territorio e dei servizi presenti, alla gestione della casa, il supporto nell’educazione dei figli, la mediazione di eventuali conflitti, la tutela legale.

Per le donne che entrano nella casa di accoglienza disoccupate è previsto un affiancamento nella ricerca del lavoro e la possibilità di attivare una borsa lavoro in collaborazione con il servizio sociale referente.

Per le donne che già hanno un lavoro regolare l’intervento consiste nel sostenere la madre nel coniugare gli impegni lavorativi con i bisogni dei figli.

E’ prevista anche l’assistenza di una psicologa; per l’assistenza sanitaria si fa riferimento al pediatra o ai medici di famiglia, anche se fra i volontari c’è un medico disponibile a fornire consulenze e assistenza.

Il tempo di permanenza nella casa è al massimo di tre mesi, in casi particolari rinnovabili, con la possibilità di passare ad una sistemazione abitativa definitiva, se è accertata una maggiore capacità di autonomia per la madre e i minori.

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